uno

uno

integral scapes
Mondo unito da reti e trame, nessun segreto, sorvegliati sempre e sempre reperibili, cerchiamo fuga in oasi, in terreni senza nome. sconosciuti spazi, valli dove nessuno ci verrà a cercare, conche, punte piatte, dove non esiste l’altro. siamo individui chiusi dentro una crosta ermetica, compatta, irriverente al tatto, senza udito e senza voce, silenzio, naturale paesaggio remoto. uno, dove la desolazione diventa assoluta esaltazione dell’isolamento, ma la vibrazione dell’urlo disperato che ognuno di noi emette nel suo essere lontano dal naturale, in alienazione, si diffonde nell’apparente silenzio, perché la mimetica pelle non è muta.

A world tied in nets, with no secrets, always watched and always available, we seek sanctuary in oasis, in a nameless land, unknown spaces, valleys where non will ever come look for us, basins, flat heights, where there is no other, we are individuals shut within a tight frame, solid, irreverent to the touch, not hearing and not uttering a sound, silence, natural, remote landscapes, one, where desolation becomes exaltation of isolation, nevertheless, the vibration of our desperate scream makes itself heard in the apparent silence, because the voice of the skin knows its way around the alienating numb.