panzer

panzer

Prepotente vita
Vita si insinua. Vita prende possesso di donna. Donna diviene veicolo di vita, portatrice che calza il guerriero di nervi e vene. Donna è scudo. Vita conduce donna, con occhi, mani, piedi e orecchie in un mondo nuovo, quello di caparbia vita che non conosce ostacoli, perché vuole solo essere.

Overbearing life
Life slips in. Life takes possession of a woman. Woman becomes vehicle of life, carrier that fits the warrior of nerves and veins.
A woman is shield. Life leads woman with eyes, hands, feet and ears into a new world, that of headstrong life that knows no obstacles, for it just wants to be.

Questo progetto vuole mettere in risalto l’irruente vigore della vita che si sta formando, la trasfigurazione della donna, non tanto nella forma, ma nell’acquisizione di una visione nuova del mondo, da una dimensione percepita per la prima volta. Il soggetto delle immagini è il volere della creatura, un esserino tanto piccolo ma travolgente quanto un panzer. Il termine Panzer in tedesco fu utilizzato inizialmente come abbreviazione di Plattenpanzer (piastra per proteggere la pancia), una sorta di armatura che i soldati indossavano nel diciottesimo secolo, prima di assumere il significato di mezzo corrazzato da guerra (Panzerkampfwagen) a partire dalla seconda guerra mondiale. Il Panzer manovra la donna che lo porta in grembo fin dai primi mesi di gestazione, calpestandola brutalmente, trapassandola di svenimenti, ma anche indicandole nel modo più dolce e più soave il nuovo percorso, facendola ridere di indicibile forza e lasciandola piacevolmente piangere. La donna passa in secondo piano, fino al momento in cui raggiunge la consapevolezza che non esistono priorità quando a coesistere sono due vite parimenti importanti.